E’ morto Giorgio Bettinelli
Una tragica notizia ha intristito la mia giornata: il più famoso vespista del mondo, dopo aver superato indenne le insidie di oltre 300.000 km sulle strade dei 5 continenti, è rimasto vittima a soli 53 anni di una stupida infezione virale.
Ho conosciuto Bettinelli solo tramite i suoi libri, ma era come un amico, grazie al suo stile di scrittura aperto sulla sua anima oltre che sui paesaggi e le persone che incontrava. Riguardando le sue foto colpisce soprattutto il suo sorriso beffardo sotto quei baffi un po’ così, e quello sguardo curioso che per molte pagine è stato anche mio.
Bettinelli era nato a Crema nel 1955 e grazie alle concessioni di un padre di larghe vedute aveva potuto girare, a soli 14 anni, da solo per l’Europa in autostop. Un destino quello della strada probabilmente scritto nel DNA, ma che lo ha messo su una due ruote quasi per caso solo nel 1992. Giorgio non ha mai avuto la passione per i motori, non sapeva cambiare nemmeno una candela, ma ha avuto l’ardire di andare con una vespa da Roma a Saigon prima, e poi di girare letteralmente tutto il mondo su un mezzo così improbabile.
I suoi 4 libri (In Vespa, Brum Brum, Rhapsody In Black, La Cina In Vespa) raccontano i suoi viaggi e il suo spirito. Aveva in programma di scrivere un libro sul Tibet, dopo appena averne solo accenato nella sua ultima pubblicazione, ma quel libro purtroppo non lo potremo leggere.
Farewell Giorgio.
> … I suoi 4 libri (In Vespa, Brum Brum, Rhapsody In Black, La Cina In Vespa)…
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E “In Vespa oltre l’orizzonte” ce lo siamo scordato?
Non ce lo siamo scordati, è solo che essendo fuori commercio non sono ancora riuscito a procurarmelo! Spero di colmare questa lacuna al più presto.