QUANDO VEDI UN EMU’ IN CIELO di Elizabeth Fuller
Quello di Elizabeth Fuller, autrice e protagonista di Quando vedi un emù in cielo (Tea, pp. 275, € 8,00), non è solo un lungo viaggio attraverso il continente australiano ma molto di più; è un percorso introspettivo alla scoperta del proprio io e del significato di se stessa. La scelta di Liz di lasciare momentaneamente il proprio lavoro e la propria vita del Connecticut, obbligando addirittura il figlio dodicenne a interrompere l’anno scolastico, è dettata dal bisogno di lasciare da parte per un po’ tutte le preoccupazioni, fra cui quella per la malattia di un caro amico affetto dall’Aids.
Personaggio fondamentale e perno di tutta la storia è Max, un aborigeno che si rivelerà, oltre che guida esperta e preparata profonda conoscitrice dell’Outback, amico saggio, in grado di fornire spiegazioni semplici e concrete alle domande e alle curiosità della donna bianca proveniente dagli Stati Uniti. Grazie alla sua presenzail lettore scopre pagina dopo pagina usanze e tradizioni legate alla società aborigena, all’organizzazione del gruppo, al suo modo di vivere, di rapportarsi con la natura e di utilizzare quello che essa gli offre.
Il fascino di questa cultura primitiva è ampliato dall’aspetto mistico che essa racchiude; spiriti, segnali e misteriose presenze sono parte integrante della vita degli aborigeni dell’Outback, che riescono a decifrarne i segnali e a carpirne il significato. Liz farà proprio questo modo di vivere e si immedesimerà a tal punto in questa visione della realtà e del mondo che alla fine della sua permanenza in Australia avrà ottenuto tutte le risposte che cercava e tutto l’aiuto di cui aveva bisogno per riaffrontare la vecchia vita armata di serenità e di nuove certezze.
Recensione di Roberta Turci[ratings]