CINA – Lonely Planet
Nuovo release, nuova copertina, nuova grafica e nuova fruibilità: Lonely Planet si aggiorna e lancia una nuova serie di guide aggiornate, una di queste è quella sulla Cina, scritta ovviamente a più mani da autori cinesi e soprattutto stranieri trapiantati. Per i lunghi viaggi zaino in spalla è sempre la scelta migliore visto che è sintetica, fornisce varie categorie di prezzo sia per il soggiorno che per i pasti e dà buone indicazioni per gli spostamenti che è una delle parti più importarti soprattutto in un paese privo di indicazioni in caratteri occidentali come la Cina (tutte le scritte sono anche in ideogrammi, così da potersi aiutare mostrando la guida ai taxisti o all'occorrenza a persone che possono aiutarvi con le indicazioni). E' Lonely Planet, e lo stile è quello, una guida utile. Peccato che abbiano risparmiato inchiostro sulle cartine che sono molto meno dettagliate della guida precendente e che spesso gli autori si focalizzino su attrazioni molto turistiche tralasciando quegli angoli e quei posti ancora autentici che un vero viaggiatore ha tendenzialmente più voglia di scoprire. Un esempio? Il tempio appeso a Datong è un sito pazzesco dove una quantità di cinesi si affollano estasiati, in una vallata meravigliosa, per ammirare un tempio buddista a 100 metri di altezza che ti fa sentire realmente a contatto col divino. Spazio dedicato? Cinque righe ignorabilissime. Sulle grandi città è sicuramente più forte.
Piccole pecche, resta comunque la miglior compagna di viaggio.
Recensione di Paola Annoni