LA BIRRA DI SHAOSHAN di Sergio Ramazzotti
Sergio Ramazzotti è uno di quelli che personalmente mi fa un po’ incazzare. Scrive e fotografa in maniera eccellente. Forse il suo saper fissare le immagini scattando gli stimola il talento nel saperle descrivere con le parole. Qualunque sia la spiegazione, ancora una volta mi ritrovo tra le mani un libro che, una volta finito, mi resta incollato alle dita e all’anima.
La birra di Shaoshan (http://www.ibs.it/ – https://www.cuponation.it/ibs-codice-sconto) è semplicemente un viaggio nella città natale del paladino del popolo cinese in cui l’autore viene accompagnato dalla sua interprete. Shaoshan. Una Gardaland del Partito dove ancora vivono gli ideali, i comunisti veri, chi osanna Mao come una salvatore o un dio che ha salvato il popolo. Uno spaccato di Cina, una camminata trasversale attraverso le storie personali per parlare della storia di tutti, un’analisi approfondita sciolta nelle parole con leggerezza, cuore. Nonostante le domande e i ragionamenti dell’autore arrivino alle orecchie e all’anima di Celia con una violenza inaudita. Più sfogliavo le pagine più mi saliva il ricordo e il pensiero di “Prima dell’alba”, un film stupendo in cui i due protagonisti parlano, camminano e poco più. E si parla di vita, d’amore, di dolore, di morte. Una telecamera puntata.
L’ho finito da giorni e ci penso spesso. Sarà perché la Cina l’ho annusata o perché le sue parole restano sotto pelle. Un viaggio attraverso la storia di un popolo e le sue contraddizioni estreme.
La spiegazione del titolo, forse la parte più agrodolce.
Consigliatissimo. Anzi, quasi quasi lo rileggo.
Recensione di Paola Annoni