SOLO BAGAGLIO A MANO di Gabriele Romagnoli
Il libro evoca il viaggio, ma di viaggi in “ Solo bagaglio a mano” di Gabriele Romagnoli si parla ben poco: un accenno all’inizio, poi qualche sprazzo qua e là di vita vissuta in giro per il mondo, tra città diverse tra loro, mondi difficili tra un trasloco e l’altro.
La scrittura è a tratti affannosa, come se avesse troppe cose da dire, senza lo spazio o il tempo per farlo, con la fretta di chi deve dirti tutto e subito, perché poi deve andarsene alla svelta. L’ho cominciato noiosamente, alla prima pagina mi aveva già schiaffeggiata e risvegliata dal torpore.
“Solo bagaglio a mano” è un libro semplicemente bellissimo. TI prende per i capelli e ti fa salire un groppo in gola che solo le emozioni vissute nella realtà ti sanno dare. E quindi di cosa parla? Di vita, niente di più, niente di meno. Ma è la vita vissuta consapevolmente, quella che impari viaggiando. E’ un libro di viaggio perché quelli che ti snocciola come episodi di vita di altri, racconti di pesantezza e leggerezza, sono in realtà il tirare le somme di un viaggiatore vero, uno di quelli che di strada ne ha battuta davvero tanta e che di mondo ne ha vissuto abbastanza per capire cos’è importante, cosa mettere nel bagaglio a mano, quella valigia leggera che non è che la nostra anima. Imperdibile, se siete pronti a mollare gli ormeggi, e magari inseguire il suo sogno dei 100 paesi.
Recensione di Paola Annoni