CADUTI DAL MURO di Tito Barbini e Paolo Ciampi
Nell’anno del ventennale della caduta del Muro di Berlino viene pubblicato questo splendido libro che racconta in tutto e per tutto il mondo di cui questo muro era il simbolo. Caduti dal Muro (Vallardi, pp. 300, € 12,00) tratta di un lungo pellegrinaggio, ma non è un racconto autobiografico, è lo scambio di mail tra Tito Barbini (viaggiatore con alle spalle 35 anni di storia politica attiva) e Paolo Ciampi (giornalista e scrittore) durante il lungo viaggio che porta il primo ad attraversare la maggior parte dei paesi che in passato hanno avuto un governo comunista.
Il viaggio di Tito è quasi un percorso catartico, attraverso quel disilluso mondo in cui lui aveva fermamente creduto e per cui aveva combattuto, il vagabondare di chi parte “con tutta la forza dell’uomo che con sè porta solo un bagaglio leggero di domande ed emozioni” e la compagnia virtuale di un un amico che è sempre con lui grazie all’intensa corrispondenza.
Partendo dalle macerie del muro di Berlino, attraversa l’Europa dell’est arrivando in Cina, Vietnam, Cambogia, senza una meta precisa: ed è proprio questo che colpisce, il fatto che lui viaggi spinto dal cuore, dal sentimento e dalla passione che l’hanno sempre mosso. E dall’altra parte Paolo, anche lui dello stesso orientamento politico, ma con meno viaggi nel suo bagaglio di ricordi. Lui viaggia attraverso i libri, la storia, i fatti che hanno cambiato il corso del mondo, e lo fa con una singolare passione, capire “i destini individuali nei grandi eventi della storia”, curioso di capire, per esempio, la storia personale di un dittatore sanguinario come Pol Pot, capire cosa lo ha portato a diventare il folle che senza scrupoli ha distrutto la Cambogia.
Incanta il fatto che non è solo uno scambio di mail, è il confronto generazionale di chi ha vissuto a pieno un’ideologia e ha combattuto per essa e chi l’ha “assunta” ma che non l’ha mai realmente sentita sua, il parallelo tra chi ha vissuto in prima persona i grandi eventi della storia e chi, con onestà, si sente il “soggetto tipo” che riceve informazione dai media e non si sente parte della notizia.
Senza esasperare il mio giudizio è il libro di storia moderna che tutti a scuola avrebbero voluto avere, per il realismo di Tito e per la passione di Paolo: è un viaggio attraverso i paesi, attraverso la storia e i ricordi emozionati di chi la storia l’ha vissuta in prima linea. Entrambi sanno far vivere e far appassionare il lettore alla loro storia (e dare tantissimi spunti per approfondire i più svariati argomenti tramite libri e film, dai più celebri ai più sconosciuti). Lo consiglierei a chiunque, soprattutto a chi ha una ferma idea politica, per capire che la verità non è mai una sola.
Recensione di Paola Annoni
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grazie infinite per questa bella recensione e complimenti per il sito, provvedo subito a “linkarlo” con un mio piccolo blog, cominciato in questi giorni, una cosa da poco rispetto a queste pagine, ma con la stessa filosofia… grazie ancora e a presto, paolo